Speleo Club Ribaldone - Genova

Grotta del Picco

Domenica 10 luglio, Grotta del Picco -Albisola (SV)
Speleoricci: “E se domani anziché al Rampiun andassimo a fare il Rio Lerca?”

Bradipomissile “Ok, avviso gli altri di portare l’occorrente”

Speleoricci: “Come’è il tempo domani? Qui sta piovendo”

Bradipomissile “Anche qui, ma per domani sarà sicuramente bello”

Confermato, ci si vede alle 9 anziché alle 7.00 Al solito casello.

Il Bradipo e Sara partono in orario (Grazie Sara che mi hai svegliata!) e appena partite inizia un acquazzone degno di nota…tuoni…lampi…fulmini…nubi grigio piombo (Ma tanto, avevano dato bel tempo…)

Franco è già sul posto che aspetta. Sara e il Bradipo, a seguire Speleoricci, Speleoalex e Roberto arrivano sul posto.

Franco: “Che si fa?”

SpeleoAlex: “Andiamo a fare il Picco, ad Albisola”

Franco: “Come stiamo messi a corde?”

Speleoricci: “io ne ho due da 100”

Bradipomissile: “io ho un’altra 100”

SpeleoAlex: “Abbiamo anche 40 metri da torrente”

Franco: “ok, abbiamo 340 metri di corde, sono più che sufficienti ☻”

Sara:”Già….ma a piastrine come siamo messi?”

Bradipomissile: “io ne ho una”

Speleoricci: “io ne ho altre due…”

Beh….vedremo…orama siamo abituati a scendere su qualsiasi cosa, non ci feremeremo perché mancano un po’ di piastrine!

Ok, si parte, sosta all’autogrill di Varazze d’obbligo! (Con grande invidia da parte di Luca ^__^)

Arriviamo a destinazione, sterrato da affrontare.

Parte il Suzuki di Roberto.

Parte il Jimny di Speleoricci.

Parte la speleo mini delle Pink Speleo

I fuoristrada affrontano la strada inesorabili, la speleomini li segue senza esitazione (dai, fatemelo dire che la mia ‘tatolina’ si è comportata troppo bene! Altro che fuoristrada!!!!!)
Arriviamo, posteggiamo e tagliamo la 100 nuova rischiando di far ammazzare un ciclista sulla via…
Ci cambiamo e ci dirigiamo all’ingresso della grotta. Il pendio è abbastanza ostico ma alla fine arriviamo all’ingreso tutti e sei senza perdite per strada. Alle 13.00 entriamo. Franco per primo, a seguire, Speleoricci, Speleoalex, Bradipomissile, Saretta e Roberto chiude la fila.
Franco arma il primo pozzetto da 7 metri. La grotta è meravigliosa. Il primo tratto è riccamente concrezionato e il pozzo che ci accingiamo a scendere è meraviglioso. Inutile ogni tentativo di descrizione.
Alla base del pozzo sulla sinistra c’è una strettoia. Speleoricci si toglie l’imbrago e si intrufola. Franco e il Bradipomissile proseguono per la parte opposta.
Nel frattempo scendono Sara e Roberto.
Ricci non si vede “Ale, Ricci non mi risponde, sarà morto?”

No, è vivo, non ce l’abbiamo fatta nemmeno stavolta.

Pochi metri dopo si apre sotto di noi un pozzo di una ventina di metri. Alla base si puo’ proseguire ancora. E dire che sul rilievo era indicata come -30 metri e con uno sviluppo di circa 100. Ma qui c’è molto di piu’.

Ricci tenta una risalita per vedere oltre la cengia cosa ci cela. Sara e Franco lo seguono dopo aver attrezzato una sicura a spalla. Il Bradipo, che è risaluto non ha voglia di sbattersi) prosegue di sotto. Incontrando poi…l’acetilene di Sara…ops…

Proseguiamo lungo il meandro e arriviamo ad un pozzetto, con una strettoia. Passa Speleoricci, Franco dice che è parecchio stretto e di aspettare che Ricci ci dia notizie, se vale la pena di proseguire o no.

Dobbiamo essere a Genova non piu’ tardi delle 20.00 e sono le 16.30. Facciamo due conti….in teoria dovremmo iniziare a tornare indietro…

Aspettiamo…
Aspettiamo…

Ronf!


Ronf!


Il Bradipomissile riesce ad addormentarsi in una posizione al limite dell’umano e per svegliarla ogni tentativo è vano…


Finalmente riprende coscienza e le Pink speleo si mettono in marcia sulla via del ritorno. Magari se anziché andare a dormire alle 4 del mattino, ogni tanto si facessero una dormita come Dio comanda, non si verificherebbero certi episodi…


Meandro, pozzo, scivolo, pozzo e siamo praticamente fuori. Ultimo sforzo per la strettoia in salita e bisogna affrontare, la salita del bosco per giungere alle macchine.
Tempo perfetto. Alle 17.30 siamo dalle auto in tempo per cambiarci, fare le cose con calma e fermarci a bere qualcosa.
Al nostro arrivo troviamo ad accoglierci un sms della nostra Ila. Caspita, ci manca!
Ci cambiamo e riaffrontiamo lo sterrato. La speleomini si distingue come sempre.
Alle 19.00 siamo all’autogrill di Varazze diretti a casa.
Uscita bellissima, e per una volta non ci siamo pentiti di aver seguito l’istinto del nostro Speleoalex.